Il Parco naturale di Ibiza e Formentera
La parte più a nord di Formentera, quella con la "Lingua, è il Parco naturale delle saline di
Ibiza e Formentera. Un’oasi per immergersi nella natura e riemergerne rigenerati. A parte i fenicotteri finti lasciati da Choppy, un
artista scomparso, ma ancora molto presente sull’isola con le sue
variopinte creazioni, il resto è tutto vero: una ricchissima biodi-versità mediterranea, che include stagni, saline, dune con ginepri centenari, scogliere, isolotti (Espalmador ed Espardell); una
fauna di tutto rispetto, che conta 210 specie di uccelli, essendo
un’area favorevole per nidificare.
Inoltre, nella laguna di Estany
Pudent si trova una delle maggiori concentrazioni europee di
svassi piccoli, graziosissimi volatili.
L’ottanta per cento del parco è costituito da ambiente marino,
che invita a una nuova immersione – questa volta con le bombole
– per vedere da vicino le “praterie di posidonia”. Questa pianta
del Mediterraneo favorisce la sopravvivenza dei pesci e conserva
le acque trasparenti, proteggendo le spiagge dall’erosione e pre-
servando le dune. ECCO PERCHE' NON CI SI DEVE ORMEGGIARE SOPRA!
Le altre norme di comportamento nel parco non consentono di
calpestare le dune, di circolare all’interno della zona lagunare, ma
soprattutto vietano di disturbare gli uccelli, di abbandonare rifiuti e di raccogliere piante. Certo, la tentazione è tanta, visto che
ne crescono 178 specie diverse, ma per fortuna la maggior parte
sono pini mediterranei, sabine del litorale e salicornie, quindi non
c’è pericolo.
Nell’area protetta trova spazio anche la storia, sia nei
reperti del villaggio fenicio di Sa Caleta (a Ibiza) che nella pre-
senza millenaria dell’industria del sale. A quanto pare nel parco
non manca niente, solo un po’ più di consapevolezza di quanto
sia meraviglioso quando lo si attraversa in motorino.